giovedì 9 febbraio 2017

GLI ESERCIZI DI KEGEL

Autore: Dott. Raffaele Lopreiato   Sessuologo  Vibo Valentia

Nelle donne carenti di reazioni sessuali e con un basso livello di carica libidica, si cerca di cità di incrementare la loro capacità di risposta con vari mezzi: un metodo molto efficace è rappresentato dagli esercizi di Kegel.

Il Dott. Arnold Kegel ha sostenuto che la debolezza e l’atrofia del muscolo pubococcigeo rappresenta una causa importante di carenza di reazione sessuale femminile. Sostanzialmente, le sensazioni propriocettive provenienti dai muscoli perivaginali costituiscono una fonte importante di sensazioni vaginali di piacere erotico.

L’orgasmo femminile consiste di contrazioni dei muscoli cavernosi ischiatici e bulbari, e dei muscoli pubococcigei; pertanto, il rafforzamento del tono di questi muscoli sarebbe utile a produrre orgasmi più potenti e più soddisfacenti. Il Dott. Kegel e i suoi seguaci consigliavano alle donne, per migliorare il tono di questi muscoli, di contrarre i muscoli pubococcigei per dieci volte di seguito una o due volte al giorno. I muscoli vengono contratti come nell’atto di trattenere il flusso dell’urina. In questo modo la donna prende consapevolezza di questo fascio muscolare, che può essere mantenuto in efficienza con degli esercizi giornalieri programmati. 

Gli esercizi di Kegel oggi sono molto consigliati in ambito sessuologico per diverse disfunzioni e patologie femminili: nell’incontinenza urinaria, algie pelviche, nella vulvodinia, nell’atrofia vaginale post-partum, nell’atrofia vaginale senile, nella riabilitazione del pavimento pelvico al posto della elettrostimolazione con elettrodo introdotto in vagina, in tutti quei casi in cui la donna vuole rafforzare l’efficienza del proprio motore erotico.

Inoltre, gli esercizi di Kegel non si fanno più nel modo che abbiamo descritto, contraendo volontariamente i muscoli perivaginali, ma ci si avvale di mezzi specifici, costituiti da una serie di palline rotonde di materiale biocompatibile e molto levigato, di peso crescente, da introdurre profondamente in vagina e tenere per tempi stabiliti: l’introduzione delle palline, di peso via via crescente col progredire dell’esercizio, stimola i muscoli che si contraggono stringendo e avvolgendo le palline. 

Per la stimolazione di punti specifici della parete vaginale vengono impiegati, dello stesso materiale, dei cilindri dotati di batteria interna, e quindi vibranti, di facile impiego e maneggevolezza per la donna. Naturalmente, questi ultimi possono essere usati anche a scopo ludico.

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